
Mio padre era un cacciatore. Per lui l’unica preda degna era la pernice, o meglio la pernice rossa. Un tiro molto difficile, specie in montagna dove gli piaceva cacciare. I fagiani, secondo lui, erano troppo stupidi e le lepri, beh, per le lepri non serviva un cane da ferma e i cani da punta non li ha mai presi in considerazione.

Questo per dire che per lui c’era un girone dell’inferno apposta per chi cacciava anatre dalla botte o sparava agli uccellini con i richiami.

Per non dire – lui che ha sempre avuto un rapporto di amore viscerale con il suo cane – di chi, come l’attuale segretaria alla Sicurezza interna Usa , uccide a fucilate un cucciolone perché “Indisciplinato”. Per quelle (o quelli) forse solo la masticazione nella bocca di Lucifero nella parte più bassa dell’Ade poteva sembrargli adeguata.